Il Consiglio Superiore della Magistratura, con riferimento ai drammatici avvenimenti dei giorni scorsi in Turchia:
– esprime sgomento per gli annunci sulle numerose perdite di vite umane;
– manifesta preoccupazione e sdegno per le notizie relative alla destituzione e all’arresto di oltre 2.700 magistrati sulla base del sospetto di collegamenti con gli ispiratori del tentato “colpo di Stato”;
– richiede alle autorità turche di rispettare pienamente i principi che garantiscono l’indipendenza dei giudici ed il giusto processo per tutti gli interessati, nonché di interrompere tali gravissime azioni intraprese nei confronti dei magistrati, soggetti deputati a garantire la legalità, cosi’ come avverso gli esponenti dell’avvocatura, del corpo docente e del giornalismo;
– evidenzia che la Turchia ha sottoscritto la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e che la mancata protezione delle libertà e dei diritti civili, sociali e politici e l’aggressione così violenta del sistema giudiziario ne è una evidente violazione;
– sospende ogni rapporto di cooperazione con il Consiglio Superiore dei Giudici e dei Pubblici Ministeri della Turchia fino a quando non sarà fatta chiarezza sul ruolo di tale Consiglio nelle determinazioni che hanno portato all’arresto o alla destituzione di oltre 2000 magistrati;
– invita tutti gli organismi internazionali, ed in particolar modo l’ ENCJ e la Rete Balcanica ed Euro-mediterranea dei Consigli di Giustizia, a seguire gli sviluppi della grave situazione determinatasi in Turchia e ad adottare ogni opportuna iniziativa presso le autorità turche finalizzata a garantire il pieno rispetto dell’indipendenza ed autonomia della magistratura.