Friday, November 15, 2024

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Speech given by Mariarosaria Guglielmi, President of MEDEL, at the 60th anniversary of Magistratura democratica

Questione Giustizia published the speech given by Mariarosaria Guglielmi at the 60th anniversary of Magistratura Democratica “Magistratura democratica e Medel: la storia di un percorso comune”

Magistratura democratica e Medel: la storia di un percorso comune*

1. Le origini

Vale la pena ricordare oggi il contesto storico e politico che rappresenta la “preistoria” di quello nel quale – ormai quasi 40 anni fa – nasceva il progetto visionario che dava vita a MEDEL. Come scriveva Christoph Strecker, uno dei padri fondatori di MEDEL[1], l’Europa aveva ereditato dalla caduta dei regimi autoritari una Giustizia che aveva fallito nel suo compito, legittimando la tirannia anziché difendere i diritti e lo stato di diritto. Molti magistrati, dopo il collasso di questi regimi, erano rimasti in servizio e, come le loro associazioni, non intendevano fare i conti con il passato. Essi erano piuttosto interessati alle condizioni di lavoro e alla difesa dei privilegi e solo fra i magistrati più giovani si avvertiva l’esigenza di un confronto su quel passato, sulle responsabilità ed insegnamenti che le tragedie di quella storia avevano lasciato.

Quel confronto prese avvio e la sua prima conclusione fu che la difesa della democrazia richiede sistemi giudiziari democratici. Nacquero le associazioni progressiste di giudici e pubblici ministeri che – sin dalla scelta del nome – intendevano dichiarare apertamente la necessità di un nuovo “approccio democratico”: questi nomi furono Magistratura democratica in Italia (1964), e poi Syndicat e Sindicato in Francia (1968), in Belgio e in Portogallo; in Spagna nacquero l’associazione dei giudici Jueces para la Democracia e quella dei pubblici Unión progresista de Fiscales; in Germania, i magistrati progressisti confluirono nei sindacati della pubblica amministrazione dello stesso orientamento.

Queste associazioni stabilirono i primi contatti verso la fine degli anni ’70, inizio anni ’80.

Salvatore Senese, insieme a Louis Joinet (fondatore del Syndicat de la magistrature francese), «dotati di ubiquità, un piede nel locale e l’altro nell’universale» – come scrisse il primo presidente di Medel, e fondatore dell’Asm belga, Christian Wettinck[2] – fu uno dei punti di raccordo per questi giuristi ed associazioni.

Come è stato per Magistratura democratica, la presenza di Salvatore Senese ha improntato fortemente di sé la nascita e il percorso di questa nuova esperienza collettiva che è diventata MEDEL.

E Salvatore Senese fu uno dei protagonisti dell’evento, preludio alla creazione di MEDEL: un seminario organizzato nel 1983 dal Syndicat de la magistrature con l’Università di Lille sul tema Judiciary and Democracy in Europe.

Rileggere oggi gli atti di quel dibattito e gli interventi di Salvatore Senese – pubblicati nel volume Être juge demain[3] – vuol dire ritrovare le riflessioni attualissime che contribuirono a gettare le basi culturali per un nuovo associazionismo, e per la costruzione di una nuova identità di giudice europeo, di cui MEDEL è stata protagonista.

2. Una comunità di persone e di magistrati europei

MEDEL si rivelò sin dal principio molto più di una semplice rete di collegamento fra diverse associazioni: nasceva una comunità di persone, unite da valori comuni, e da legami di amicizia e solidarietà. Oggi questa comunità conta 25 associazioni di giudici e pubblici ministeri da 17 paesi del Consiglio d’Europa[9].

In questa comunità, Magistratura democratica ha espresso il suo impegno per l’Europa dei diritti, e dello stato di diritto. Attraverso MEDEL è cresciuta la nostra consapevolezza che solo agendo da giudici europei possiamo essere all’altezza delle difficili sfide per la giurisdizione[10].

3. L’Europa della pace, della solidarietà e dello stato di diritto

L’Europa della pace, della solidarietà e dello stato di diritto era l’idea da realizzare che ha ispirato il progetto visionario alla base di MEDEL. Oggi è la prospettiva da ritrovare e da difendere.

La grande sfida democratica ha assunto una drammaticità e una complessità inedite. MEDEL ha contribuito a far crescere la consapevolezza che i nostri valori comuni possono essere cancellati e sovvertiti in qualsiasi momento.

Qualche giorno fa Giovanni Palombarini e altri hanno scritto parole generose di riconoscimento per il nostro impegno in MEDEL e per tutto quello che MEDEL ha realizzato.

Questa è l’occasione per me per ringraziare Giovanni e tutti gli altri, ma anche per ricordare che – come nel cammino di Magistratura democratica – noi proseguiamo lungo un solco profondo che altri prima di noi hanno tracciato. Sappiamo che questo percorso si è fatto molto stretto, impervio. Neppure lo sguardo lungo dei nostri padri fondatori avrebbe potuto immaginare un’epoca di nuovo così buia per l’Europa e per la democrazia.

Ma quel solco profondo resta. Resta a darci una direzione.

E’ la preziosa eredità di queste due storie parallele e delle due indissolubili esperienze collettive cui MEDEL e Magistratura democratica hanno dato vita.


[1] Intervento di C. Strecker, MEDEL, yesterday, today and tomorrow, tenuto a Roma il 20 maggio 2005.

[2] C. Wettinck, Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés: dall’idea alla realizzazione.

[3] Volume curato da J.-P. Royer, Presses Universitaires de Lille, Lille, 1983.

[4] S. Senese in L’independance est-elle aussi une valeur pour le changement?, in Être juge demain cit., pag. 40 ss.

[5] S. Gaboriau, in Être juge demain, cit., pag. 13 ss.

[6] https://www.yournewpage.com/contrappesi

[7] L’art. 1 dello Statuto, sugli obiettivi dell’associazione, prevede «l’instaurazione di un dibattito fra magistrati di diversi Paesi al fine di sostenere e promuovere l’integrazione comunitaria europea e la creazione di una unione politica europea».

[8] Lo Statuto dell’Associazione venne approvato dalla prima assemblea generale tenuta a Parigi il 29 novembre 1987.

[9] Vito Monetti, in Une petite chronique et quelques notes de réflexion sur la vie et les activités de Medel.

[10] Medel si è impegnata per far conoscere la Carta di Nizza e le prime decisioni delle Corti che davano attuazione ai suoi principi.

[*] Testo dell’intervento pronunciato nella festa per i sessant’anni di Magistratura democratica svoltasi a Roma nei giorni 9 e 10 novembre 2024 , destinato alla pubblicazione sul numero 4/2024 della Rivista Trimestrale

14/11/2024

Source: Questione Giustizia

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